Il Ministero della Salute ha fornito utili aggiornamenti sulla definizione di caso ai fini della sorveglianza e in particolare sulla strategia di testing e screening

che sostituiscono rispettivamente le indicazioni contenute nelle circolari N. 7922 del 09/03/2020 “COVID-19. Aggiornamento della definizione di caso” e N. 35324 del 30/10/2020 “Test di laboratorio per SARS-CoV-2 e loro uso in sanità pubblica”.
Importanti sono i punti della circolare che riguardano:

– l’impiego dei test antigenici rapidi di ultima generazione
– l’uso del test antigenico rapido di prima e seconda generazione nelle persone con e senza sintomi
– le misure contumaciali a seguito di test antigenico rapido

Il soggetto, che non appartiene a categorie a rischio per esposizione lavorativa o per frequenza di comunità chiuse e non è contatto di caso sospetto, che va a fare il test in farmacia o in laboratorio a pagamento, se il saggio antigenico risulta negativo non necessita di ulteriori approfondimenti, se positivo va confermato con test di terza generazione o test in biologia molecolare. Va sempre raccomandato che anche in presenza di un test negativo la presenza di sintomi sospetti deve indurre a contattare il medico curante per gli opportuni provvedimenti.
Dal momento che alcuni test antigenici, quelli di prima e seconda generazione, possono avere una sensibilità sub-ottimale, si raccomanda, nel comunicare un risultato negativo, di fornire una adeguata informazione al soggetto, consigliando comportamenti prudenziali.